sabato 27 aprile 2013

Safari FixedGear - Bikemessager di Eadessopedala e Non


Quando un gruppo di gente scocciata si unisce può venire fuori il peggio delle persone, è per questo che ringrazio il destino di avermi fatto prendere questa strada.

Allora cercherò di raccontare le cose come sono andate ...




Qualche tempo fa si era deciso di fare una piccola trasferta fuori Roma, precisamente fare in una giornata Pisa - Roma costa Tirrenica. Purtroppo per una serie di motivi questa piccola impresa è stata messa da parte, anche se l'idea non è stata abbandonata del tutto.
Dopo svariate settimane di silenzio finalmente si è deciso di fare qualcosa. Certo dovevamo superare in qualche modo il record dello scorso 15 agosto, quando in una sola giornata abbiamo affrontato Roma - Pescara valicando parte dell'appennino italiano per circa 220 km; in questo modo affrontare 160 km per la nuova sfida Roma - Cinelli (andata e ritorno) sarebbe stato troppo semplice, allora abbiamo deciso di farlo in Fissa.

La partecipazione era libera e aperta a tutti, come sempre, quindi abbiamo cercato di convincere il maggior numero di persone, cosa che inizialmente sembrava essere riuscita; avevamo all'incirca una lista di 8-10 persone; però come sempre tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Alcuni hanno rinunciato qualche giorno prima, il nostro Roland si è preso una febbre e con sommo dispiacere di tutti non ha partecipato fisicamente, ma sappiamo benissimo che stava con noi nello spirito, e altri si sono dati appena 30 km dopo la partenza.

Io uso la fissa da pochissimo, appena qualche mese, e il fatto che non fossi l'unica donna a dover affrontare tutti quei km mi rassicurava; quando le altre due compagne si sono date definitivamente ho pensato di rinunciare e fare dietro front verso casa (uahuahauhauha, ovviamente non mi passava lontanamente nemmeno per l'anticamera del cervello); però mi sarebbe piaciuto avere più gente attorno, anche se la compagnia era perfetta.

Allora ve lo presento in ordine di antipatia:


  1. Timo
  2. Lorenzo
  3. Gigi
  4. Ale (velorome)






La partenza era stata fissata alle ore 8 (PUNTUALI) alla fine della pista ciclabile che segue il Tevere sulla Flaminia. Ovviamente non siamo partiti puntuali anche perchè mancava qualche nozione di logistica stradale, come per esempio il dubbio CassiaBis o Collina (morte per incidente stradale o morte per sfinimento). Dopo esserci messi d'accordo su quale fosse il miglior modo per morire siamo riusciti finalmente a partire.

Foto pre-partenza

N.B.: come da immagini non eravamo per niente credibili, ma l'importante non è il modo in cui si fanno le cose, l'importante è sempre e comunque farle, anche quando è vivamente sconsigliato un determinato abbigliamento e/o comportamento

Dicevamo ... si siamo partiti con un pò di ritardo e ci siamo fermati a fare colazione qualche km dopo a un bar dopo Formello.
C'è da dire che in queste situazioni capita sempre di incontrare qualcuno che sta peggio di te. A questo giro abbiamo incontrato un tizio rimasto sotto da droghe pesanti che ci ha dato il tormento per tutto il tempo della colazione al bar, ci aveva già distrutti psicologicamente, eccetto per il nostro Claudio che come si fede in foto è riuscito ad ignorarlo.


 Allora ripartiamo, e questa volta non ci saremmo fermati (secondo noi) per un bel pezzo di strada. Salutiamo Claudio e la moglie che tornano indietro e ci avventuriamo per la nostra strada, dritti, spediti, cattivissimi e convinti di farcela fino a Campagnano.

I ciclisti dilettanti come noi hanno 3 ostacoli nella vita:


  1. Le Smart
  2. Il clima avverso
  3. Le sagre di paese 

A Campagnano c'era la sagra di qualcosa o forse una festa o era solo un mercatino. E' stato come ritrovarsi sulla Casilina alle 8 del mattino, eravamo intrappolati nel traffico, e questa volta era traffico di persone.


 Dopo aver perso 3/4 d'ora per cercare di capire come uscire da quell'inferno fatto di pantaloni zebrati, stand della Folletto, oggetto di culto popolare inutili in qualsiasi abitazione familiare, borse contraffatte e chi più ne ha più ne metta, riusciamo a prendere un buon ritmo era avviarci, questa volta veramente, verso Cinelli.

Ma prima ... La famigerata CASSIA-BIS!!!

Non ricordavo una situazione del genere (dita medie perennemente alzate, insulti sputati nel vento, clacson che suonano inutilmente) da quando avevo fatto quei 3 giorni sulla statale Salerno - Regio C.
Sono affiorati tanti ricordi ...


 Usciti vivi dalla superstrada arriviamo a Capranica dove riusciamo a prendere fiato e rilassarci qualche minuto; da li in poi gli ultimi 15 km in discesa (la discesa in fissa è più preoccupante della salita) fino a Cinelli.


Gli ultimi 500 m prima dell'arrivo (e fine della prima parte) ci siamo affrettati talmente tanto che ho perso iil controllo della bici e vado a schiantarmi contro il cartello buttandolo a terra come nella famosa scena del film di Villaggio.



Ma non importava, eravamo arrivati a metà tragitto e avevamo superato le nostre aspettative. Così un veloce giro per il paese (100 mucche, 40 galletti, 30 abitanti, 400 pecore), tappa al bar e poi via verso la strada di casa!


Al ritorno abbiamo passato un brutto momento nella risalita verso Capranica, quei 15 km che prima erano in discesa ce li siamo ritrovati in salita, la Cassia Bis era diventata più trafficata e non avevamo incrociato un bar  per il successivi 40 e più km, per cui non abbiamo fatto nemmeno una piccola pausa.

Arrivati a Labaro, praticamente alle porte di Roma, siamo stati accolti da mitico Roland e dopo un breve (40 minuti, nessuno voeva più risalire sulle bici) saluto, le nostre strade si sono divise e ce ne siamo tornati a casa (in bici)


Al ritorno sulla ciclabile, Gigi, non era soddisfatto delle sue condizioni fisiche, non era possibile che eravamo riusciti ad arrivare sani e salvi, quindi con gesto eroico si è accollato il doveroso compito di fare la parte del ciclista che torna a casa livido e miracolato, impenna con la sua fissa e coi pedali a sgancio non riesce a togliere i piedi prima di cadere con sedere sull'asfalto duro.


Gente così è un caso raro trovarla in giro!!!

La cavalcata Roma - Cinelli si è conclusa in questo modo e io mi trovo coi nervi dei piedi accavallati, ma che dire, queste sono cose che nella vita vanno fatte, perchè in fondo a 90 anni senza pensione chi ci vuole arrivare?

FINE

sabato 20 aprile 2013

Come dice il proverbio

chi va con i fissati impara a non frenare ... o una cosa del genere, non ricordo.


Comunque oggi giornata di allenamento in fissa, con la "Dodici" (uno degli sponsor di http://eadessopedala.it/).
Non si tratta di un allenamento ordinario, anche perchè quello lo facciamo tutti i giorni nella giungla romana; era più una mezza prova per capire cosa dovremo aspettarci il 25 aprile.

Cosa succede il 25?!?!?

Andiamo a fare una piccola uscita: Roma - Cinelli

Normalmente 160 km non mi spaventano più di tanto, a meno che non ci siano punte da 1.000 in su, certo, ma diciamo che con la piccola Dina non mi preoccupo più di tanto.
Eppure ogni tanto bisogna cambiare, altrimenti anche le piccole avventure diventano piatte.
Tanto per cambiare infatti a questo giro alcuni di noi andranno in fissa. C'è chi dice che è da pazzi, chi dice che ci dopiamo, chi dice che moriremo attaccati al sellino ... bha, che gente noiosa!!!

Sta di fatto che staremo a vedere e siccome non si butta via niente beccatevi questo filmato sulla ciclabile che collega Flaminia e Salaria passando sotto il GRA e alcune foto riprese dal video che sto girando sui bikemessanger romani; SI! Perchè questa gente confonde il divertimento con il lavoro e anche se non si lavora si pedala lo stesso!























Italian Coast to Coast from Roma to Pescara

"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"

G. De Chirico

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