Sono ufficialmente nel new south wales!!! Ma non è questa la cosa divertente che è successa e che volevo raccontarvi.
Di incontri strani in più di 2.000km di bici qui in Australia ne ho fatti parecchi, ma questo vale la pena scriverlo per intero:
Come al solito i miei calcoli sbagliati mi hanno portata a Genoa convinta che fosse un centro abitati, quindi mi sono abbuffata durante il giorno e ho pure consumato tuta l'acqua. Arrivo quindi in questa vivissima cittadina che vanta il titolo di ultima citò del Victoria, e anche ultima da qua a 200km, alla ricerca di un supermercato.
Dopo un paio di giri dell'isolato composto da una casa, una pompa di benzina, un piccolo mulino e un caffè comincio a realizzare che forse quello che cercavo non esiste.
Tuttavia tentar non nuoce e imbocco dentro questo caffè che sembra stare qua da quando i coloni hanno mezzo piede nell'isola; non ho neanche messo ancora piede dentro che la proprietaria mi strilla nel suo inconfondibile accento del sud cosa andavo cercando.
Le chiedo se potevo trovare un supermercato in zona e ovviamente mi fa cenno di no con la testa, però mi invita a sedermi per una birra e qualcosa da mangiare. Io che non amo questa bevando chiedo timidamente un caffè o un facsimile, lei mi guarda dalla testa ai piedi e mi dice di sedermi che mi porta una bella birra ghiacciata e un panino.
Come posso dire di no alla donna più aggraziata del Victoria? Praticamente era un incrocio tra Paltinette e un mastino napoletano, con tanto di braccia tatuale e un paio di rayban del dopoguerra.
Mi porta quello che lei aveva ordinato e poi mi chiede un po' della mia vita sedendosi accanto con la sua pipa accesa.
Le dico quello che ho fatto finora e quello che ho intenzione di fare nel mio futuro (la prossima settimana) e così scoppia a ridere, una risata soffocata a tratti dalla tipica tosse di chi fuma sigari a colazione e mi dice: Donna!!! Tu sei la cosa più interessante che vedo qua dal 1997, quando un gruppo di turisti inglesi si sono fermati a dormire qui perché troppo ubriachi e non si erano accorti che il loro amico era stato morso da un serpente.
Il tutto contornato ovviamente da vari fuco o altre parole di natura più burbera che non sto qui ad elencare.
Allora mi ha dato una serie di consigli su cosa fare e non fare e qualche indirizzo utile per la realizzazione del mio prossimissimo progettino che non voglio rivelare ora.
A un certo punto il suo cane, un enorme pastore tedesco, un po' malandato comincia a pulirmi la gamba con una serie di slinguazzate e lei lo rimprovera subito dicendogli: lascia stare questa ragazza! Lei è una che gli uomini se li mangia a colazione, lei ha le palle, mica come quel coglione che mi sono sposata!
Prima di salutarci mi riempie lo zaino di pane congelato e birra senza volere un soldo e mi dice che da qua a 200km sarà difficile trovare qualcosa che somiglia a un pasto, mi sorride, strilla qualcosa d'incomprensibile al cane e ci salutiamo.
E sono di nuovo in bici per una destinazione che non è nemmeno segnata sulla cartina, e rido come una scema perché sono la protagonista del film che vorrei vedere al cinema ma che non hanno ancora girato.
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Italian Coast to Coast from Roma to Pescara
Coast to coast 2012 from Eadessopedala on Vimeo.
"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"
G. De Chirico
G. De Chirico
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ciao, fantastico questo resoconto, in effetti in futuro potrebbero farci un film, sarebbe fantastico, dal titolo 'the soul of my bike' o qualcosa del genere! ti seguo sempre e trovo i tuoi resoconti veramente interessanti! goditi questa bella avventura, e fai sognare chi in questo momento è in un banale ufficio!
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