1_IL
TITOLO E’ SBAGLIATO: semmai potrebbe intitolarsi “8 itinerari da percorrere in
Italia sulla bicicletta”
2_NON E’
STATO SCRITTO DA UN ITALIANO: errore fondamentale degli editori italiani è
stato quello di affidarsi ad Ellee Thalheimer, giuda cicloturistica che vive a
Portland, appunto Portland. Nulla da togliere alla bravissima Ellee, che da
sola ha girovagato sulle due ruote per il mondo, però a quanto pare in Iralia,
distratta sicuramente dal bellissimo paesaggio, ha dimenticato di considerare
alcune importanti cose di cui di seguito parleremo. Penso che lo spirito di
criticità italiano invece, avrebbe potuto evistare certe sviste.
3_MOTIVAZIONE
PERSONALE: quando ho comprato il libro, quello che mi aspettavo di trovar
scritto era per esempio, tra le tante, cosa assolutamente bisogna evitare
durante un lungo (e non a tappe staccate) viaggio, quali strade, quali
gallerie, quali inevitabili statali è possibile possano essere causa di morte
di un ciclista. Quello che invece mi trovo scritto è (e cito testuali parole) “la cosa migliore è innanzitutto
evitare gli incidenti”, grazie Ellee, non ci avevo pensato.
4_IL LIBRO COSRA E23.50 … PERCHE’?: nelle pagine di questo
viaggio immaginario, e ribadisco immaginario, è possibile trovare, elencando in
ordine
a-
una bellissima cartina dell’Italia, scala non
specificata, ma quanto vuoi che sia grande se prende per intero un foglio a4?
La potete trovare e stampare da internet, con una stampante in casa il costo
sarà molto basso, altrimenti in una comune cartolerie potrete stampare il pdf a
colori su cartoncino A4 alla modica cifra di 50 cent
b- cartografia
“dintorni di Roma”, a me sta molto a cuore, è stata una delle tappe
fondamentali che mi ha spinta a girare l’Italia in bici, ma in questa trovo
segnalate alcune vie che costeggiano i laghi e basta, o la città di Roma, e
tutto il resto? Si vede che non le sono piaciuti gli acquedotti, i tramonti
sulle colline con all’orizzonte rovine romane, le cittadine nelle quali
attraversando le statali è possibile bere un caffè in compagnia dei personaggi
del luogo, i punti all’orizzonte dove è possibile scorgere le colline umbre o
il passo litorale, non molto bello, ma sempre caro alla cultura del luogo. Però
forse sonoio che sono pignola essendo affezionata al Lazio. Esistono
sull’argomento parecchi blog nei quali potrete trovare informazioni
interessantissime scritti da persone del posto che hanno visionato bene ogni cm
di campagna romana e possono consigliarvi itinerari parecchio interessanti, il
costo di questa gita sarebbe intorno ai E7.90,
comprensivo di cartina regionale (Lazio – Abruzzo – Umbria, tre piccioni con
una fava) e gratis il blog
c- una
cartografia “Toscana”*
d- una
cartografia “il giro dell’Elba”, anche questa scaricabile in versione più
grande dal pc di casa vostra, sicuramente potrete trovare segnalate molte
strade, non solo le tre vie principali, costo dell’operazione E0,50
e- cartografia “sfida sulle alpi
apuane”, attenzione, qua possimo sfruttare una montainbike con escursione
guidata per soli 80E … alla faccia! Io credo invece si possa godere di un
ottimo paesaggio acquaistando una cartina stradale, basta una scala 1:200.000
(costo E7.90) e guardare prima il
sito della regione che ci indicherà senza dubbio, e gratis, quali sono le cose
più belle da poter ammirare
f-
cartografia
“Liguria”*
g- cartografia “le Alpi”*
h- cartografia “Milano”*
i-
paragrafo
sulle Dolomiti, contenente una cartografia confinante con L’austria, e quattro
possibili percorrenze. Attenzione, in questo piccolo spaccato sul patrimonio
dell’UNESCO sarà possibile leggere di percorrenze cha vanno dai 40 ai 70km
giornalieri, massima altezza 1.600m, queste non sono Dolomiti, questa è una
presa in giro. Avvertimento importante che viene dato è di portarsi una luce
per le gallerie … grazie ancora
j-
cartografia
“costiera Adriatica”*
k- cartografia “Marche e Umbria”, le
percorrenze indicate ci permettono di usufruire di strade che collegano
cittadine abbastanza turistiche, con un panorama abbastanza banale, perché
andarci in bicicletta quando c’è il rischio di essere investiti da un bus pieno
di turisti? E i colli dell’Umbria? E le riserve naturali? Quei bellissimi pezzi
di terra, che attraversano vigneti facendosi largo tra panorami bellissimi e alture
quasi incontaminate? E poi cosa deve andare a fare a Norcia? Insomma anche un
automobilista avrebbe saputo dirci di più. La cartina l’abbiamo già, assieme a
aquella del Lazio, quindi non dobbiamo spendere nulla
l-
“il
sud e la Sicilia ”:
cit. “la costiera Amalfitana riserva ben poco da scoprire, anzi: la cosa
migliore è approfittare delle sue eccellenti infrastrutture turistiche”. Ma
Ellee, eri troppo stanca per scrivere un buon capitolo su questo meraviglioso
pezzo d’Italia? Interi capitoli dedicati alle Alpi, quando in realtà sono delle
mete così tanto ambite da cicloturisti di tutto il mondo che non ci sarebbe
assolutamente bisogno di aggiungere altro, e sulla costiera Amalfitana scrivi
questa cosa, che punto primo non è vera e punto secondo rispecchia il profilo
del cicloturista alto borghese di 80 anni? Si presuppone anche che il
viaggiatore in bicicletta abbia come uno dei primi stimoli la consapevolezza di
un risparmio on termini economici, questo tipo di viaggiatore, il più delle
volte, è avvezzo per mentalità all’arte di arrangiarsi in qualsiasi situazione,
non viaggia con molti soldi nel portafogli (anzi a volte non ha proprio un
portafogli), ma sa bene come spenderli, a lui basta ammirare una bellissima
costiera che affaccia a precipizio su di un mare blu intenso per sentirsi
appagato, ma di certo non ha bisogno né di scoprire nuovi luoghi, né di
usufruire di infrastrutture turistiche; lui può attraversare l’intera costa
portando dietro una bottiglia di ottimo vino e un po’ di patatine, può arrivare
e sedersi immergendo i piedi nell’acqua azzurra, stare in sislenzio ad
osservare il tramonto consapevole di essere completamente libera da quelle
infrastrutture turistiche, non è forse questo lo scopo di un viaggio in
bicicletta? Bene, facendo un po’ di conti in economia, dunque la cartina della
Campania, costiera Amalfitana compresa e ben definita, E7.90
m- “Calabria”: la descrizione di
questa regione si sofferma in modo particolare alla Sila. Molti dei miei amici
calabresi, anzi tutti, mi hanno altamente sconsigliato l’attraversamento delle
montagne di questa regione, in quanto è possibile avere un incontro, non molto
piacevole, con la fauna locale, branchi di lupi, qualche serpentello, anche
bestie umane che vivono sui monti e non hanno mai visto un ciclista. Tuttavia
se si intende attraversare questa regione le alternative sono poche. Si può
tentare il suicidio come suggerisce Ellee, oppure attraversare la statale che
porta dal nord al sud, come ho fatto io sulla costiera tirrenica. Il mio
consiglio è di lasciar perdere, anche perché il rischio non viene appagato in
nessun modo. Se invece si nasce completamente pazzi, e ci sono sempre di questi
casi, si può tranquillamente comprare la solita cartina 1:200.000, in questo
caso non molto dettagliata e a volte anche sbagliata; suggerisco a questo punto
di scaricare su gps la cartina aggiornata da blogger indipendenti, la potete
trovare a questo indirizzo (http://download.gfoss.it/osm/garmin/)
assieme alla cartografia completa dell’Italia, costo dell’operazione gratuito;
oppure conviene stampare delle mini cartine da internet a prezzo di flottaggio
in A1 b/n per la cifra di E3
n- “Sicilia”: regione del sud
cicloturistica per eccellenza, in questo libro viene racchiusa tutta la sua
cultura in un unico itinerario, tra i più brutti e meno battuti e soprattutto
meno conosciuti per questo pezzo di terra, cioè l’entroterra e in gran parte la
salita dell’Etna. Se siete interessati a questo itinerario potrete accedere a
queste informazioni entrando in qualsiasi Feltrinelli della vostra città e
consultando direttamente il libro, tanto le pagine di descrizione sono appena 1
e mezza, in 10 minuti avrete appreso a memoria ogni particolare, costo
dell’operazione gratuito. Altrimenti compriamo la solita cartina se siamo
intenzionati a girare tutta quanta la regione, solito costo di E7.90
o- Cartografia “Sardegna”*
p- Tabelle climatiche delle maggiori
città, cioè Roma, Cagliari, Catania, Milano, Perugia. A cosa serve non l’ho
ancora capito, però se proprio ci serve possiamo consultare il solito sito del
meteo, ovviamente ci da anche un numero di informazioni maggiore, ed è gratuito
q- Trasporti: piccola parentesi,
sappiamo tutti quale sia la condizione del paese in cui viviamo; i mezzi di
trasporto pubblico non sempre garantiscono un servizio per le persone,
figuriamoci per le biciclette, non esiste la certezza che ciò che è applicato
oggi rimarrà uguale anche domani; tuttavia c’è chi come me non possiede una
patente o una macchina ed è costretto a sfruttare al meglio i potenti mezzi di
spostamento italiani. Per noi, che non abbiamo motivo di essere precisi con le
date e che siamo caratterizzati da una potente dose di pazienza, prendere il
treno in Italia risulta l’unica soluzione. Non credo comunque che un libro del
2010 possa indirizzarci bene su quale sia il modo migliore per viaggiare con i
mezzi in questo paese, soprattutto perchp come ben sappiamo le dinamiche
sociali in questi ultimi anni sono cambiate, molta più gente prende la bici per
spostarsi in città, i pendolari se la caricano sui treni, le persone hanno cominciato a fare del cicloturismo,
insomma ci stiamo evolvendo, forse i trasporti non stanno ancora al passo coi
tempi, ma in ogni caso l’unica cosa ragionevole da fare, se non si vogliono
avere brutte sorprese, è di andare sul sito di qualsivoglia mezzo di trasporto
e selezionare la pagina dei carichi speciali, eviteremo di ritrovarci in
condizioni di dire “oh cavolo, e ora come faccio a tornare indietro?”
r- Un paragrafo dedicato alla
manutenzione e riparazione della bicicletta. Sarò ripetitiva, ma anche questo
materiale è facilmente reperibile su internet, se siete dediti al fai da te, ma
questa è un’opzione poco consigliabile, come potrete facilmente immaginare (mi
riferisco a un pubblico che almeno una volta nella vita ha montato un mobile
ikea) ciò che è disegnato nell’immagine poche volte (se non mai) corrisponde a
quello che abbiamo di fronte, per questo esistono milioni di tutorial su
youtube sulla qualsiasi riparazione della bicicletta, basta semplicemente
guardarli bene e provare da soli. Nel caso voi siate persone socievoli, alle
quali piace scambiare quattro chiacchiere in compagnia mentre si beve un
bicchiere di vino, invece, consiglio la ciclofficina più vicina a casa, loro
sapranno dirvi come eseguire le operazioni di riparazione base di una
bicicletta, per quelle più complesse è ovvio che si ci deve affidare a un
biciclettaio in zona, a meno che non siate nella Sila (forse li non esistono
proprio). Opzione ultima, andate dal biciclettaio di fiducia, magari il
rivenditore della vostra bicicletta, e se è un bravo biciclettaio non esiterà a
spiegarvi le operazioni essenziali e tutto quello che vi serve, se non lo fa,
cambiate biciclettaio; andate sempre con un taccuino e una macchia fotografica,
così da essere preparati e ripassare comodamente i passaggi quando vorrete. In
ogni caso è altamente sconsigliato fare totale affidamento al piccolo manuale
riportato su questo libro, ve ne accorgerete quando vi si spezzerà la catena sulle
montagne della Sila e sarete da soli sfogliando con le mani fatte di grasso le
pagine bianche di questo manuale mentre sentirete da lontano un ululato poco
rassicurante.
s- Ultimo e più divertente punto è il
capitolo dedicato a “Salute e sicurezza”: qua potremo godere di qualche pagina
di puro umorismo, leggendo l’elenco delle probabili malattie a cui può andare
in contro un ciclista, per esempio vesciche, dolori al ginocchio,
intorpidimento, infezioni micotiche, calore corporeo, problemi femminili, disidratazione,
ipotermia, febbre da fieno, diarrea, giardiasi, rabbia, tetano, morsi da cani
(visto che ci avventuriamo sulla Sila), meduse, serpenti, e il meglio
“incidenti gravi, ferite con sanguinamento” nel quale paragrafo è esposto il
procedimento da eseguire in questi casi, come premere la ferita usando una
garza sterile, arrestare l’emorragia con il palmo della mano (dopo aver letto
il manuale saremo tutti chirurghi) etc…etc… Qua non do nessun consiglio, forse
l’unica cosa che mi viene in mente di fare è chiamare immediatamente
l’ambulanza e sperare di non morire prima
Potrei ancora continuare l’elenco, ma ritengo di aver scritto già abbastanza per farvi fare un’idea del contenuto di questo libro. Facendo un po’ di conti alla fine avremo E23,50 di “Italia in bicicletta” contro E35,60 di “Cartografia vera e dettagliata”. Lo so che il prezzo non è paragonabile, però considerate che con 12,10 euro in più avrete a casa l’intera cartografia d’Italia scala 1:200.000 e svariati depliant della regione, comodamente trasportabili a seconda della regione che si voglia visitare, e se andate a rilegare tutto quanto assieme avrete una bellissima enciclopedia della bicicletta, originale perché appositamente studiata da voi per voi.
Potrei ancora continuare l’elenco, ma ritengo di aver scritto già abbastanza per farvi fare un’idea del contenuto di questo libro. Facendo un po’ di conti alla fine avremo E23,50 di “Italia in bicicletta” contro E35,60 di “Cartografia vera e dettagliata”. Lo so che il prezzo non è paragonabile, però considerate che con 12,10 euro in più avrete a casa l’intera cartografia d’Italia scala 1:200.000 e svariati depliant della regione, comodamente trasportabili a seconda della regione che si voglia visitare, e se andate a rilegare tutto quanto assieme avrete una bellissima enciclopedia della bicicletta, originale perché appositamente studiata da voi per voi.
5_IL LIBRO
E’ INGOMBRANTE: per esempio facciamo il caso che la vostra vacanza preveda da 1 a 3 settimane di viaggio (o
anche più); si sa che ogni grammo in più che carichiamo sul portabagagli della
nostra bici, sorpassati i 100km ci sembrerà pesare come 1kg in più; se dovesse
presentarsi questa occasione, cosa preferireste avere con voi? Un libro che non
avete avuto il tempo di leggere perché tra lo studio o il lavoro siete stati
sempre impegnati e ora avete l’occasione di rilassarvi in tranquillità magari
sulle rive di un fiume o sulla cima di una montagna, oppure preferite leggere
un paio di pagine (perché quelle sono) sulla storia della regione che state
visitando quando poi in realtà qualsiasi nativo del luogo sarà ben felice di
raccontarvi qualcosa in merito? In realtà se fate una prova tecnica potrebbe
servire come ripiano rigido posto sulla base delle borse per poggiarvi sopra
magari il pranzo in modo che non si rovesci tra una buca e l’altra
6_LA
PRESA IN GIRO: nella copertina del libro
come sottotitolo c’è scritto “coordinate GPS / 6213 km / 95 giorni di
pedalate”; mha, ho i miei dubbi. Riguardo le coordinate, non capisco in primo
luogo il loro utilizzo, e poi che navigatore dovremmo avere, quello per auto
(con i vari come dove e perché caricarlo) forse? 95 giorni di pedalate c’è
gente che si è fatta un intero continente in 3 mesi di viaggio, mi sembra un
po’ esagerato come sottotitolo, un po’ come uno specchietto per allodole
Insomma,
di motivazioni ne potremmo trovare anche in numero maggiore, ma credo basti
soffermarsi su questi 6 punti di descrizione per renderci conto che
effettivamente con quei soldi avremmo potuto permetterci una cena fuori per due
durante il nostro viaggio in bicicletta.
Io sono
del genere di persone che se non vede non crede, per cui, anche perché non
conoscevo persone che avevano fatto questo acquisto, ho dovuto a spese mie
aggiungere questo fardello di spesa a quello che già dovevo affrontare, però
almeno non mi sono portata il fardello di peso in giro, almeno quello …
La domanda
che un po’ tutti i sognatori di viaggi si fanno è questa: è possibile partire
senza un bagaglio di conoscenza sulla materia? Esiste un libro che possa
racchiudere una conoscenza base per questa tipologia di viaggi?
A parere
mio la risposta è assolutamente NO.
Io stessa
ho provato e ho capito che per affrontare un viaggio del genere tutte le
domande tecniche trovano risposta in una ricerca internet, migliaia di blogger
scrivono ogni giorno sulle loro esperienze, e sono molto più preparati delle
guide scritte, senza contare che, al contrario di un libro scritto, loro
rispondono, anche molto volentieri, alle vostre domande.
Se invece
vi state chiedendo se sareste in grado di affrontare un viaggio del genere, c’è
solo un modo di scoprirlo, e di sicuro non sarà un libro o un blogger a
venirvelo a dire, ad ogni modo tutti possono fare questa esperienza, come chi
preferisce un ostello a un campeggio o il mare alla montagna, ognuno sarà in
grado di capire da solo quello che vuole aspettarsi da questo viaggio.
Conclusioni
di questa pessima recensione:
_Se avete meno di 80 anni siete esonerati dall’acquisto della giuda
_Se avete meno di 80 anni siete esonerati dall’acquisto della giuda
_Se in voi
alberga il vero spirito da cicloturista non avrete bisogno di una guida che vi
dica cosa andare a vedere, in bici scoprirete tutto quello che c’è da scoprire
in quella zona
_Se avete
E23.50 da parte che volete buttare ci sono dei pantaloncini da ciclista per
professionisti che possono agevolare la vostra prestazione in bicicletta
evitando irritazioni alla vostra parte posteriore
_Se infine
siete stati tanto furbi come me da comprarla potrete sempre utilizzare il
piccolo manuale del pronto soccorso per esercitarvi se si verificano piccoli
incidenti casalinghi
E
ricordate “La cosa migliore è innanzi tutto evitare gli incidenti”!
Me l'hanno appena regalato....cosa ne faccio? Volevo leggerlo. Ma io vado solo in mtb. Mannaggia
RispondiEliminaUn regalo è un regalo, magari leggilo al tuo rientro per capire che alla fine non serviva a molto, ma è un rimprovero verso la lonley planet in generale.
RispondiEliminaAllora forse è molto più utile questo sito qua :)
http://itinerari.mtb-forum.it
buon divertimento