Ieri ho avuto l'impressione che mi stesse sfuggendo qualcosa dalle mani.
Il mio tempo, la mia libertà, la passione che metto nelle cose, il tutto per dedicarmi totalmente alla bicicletta.
E' sbagliato credere che si possa fare della propria passione un mestiere, cioè non è proprio così, ma quando dedichi troppo tempo a qualcosa senza riceverne gratificazione bisogna capire che la strada non è quella giusta.
Faccio un passo indietro, capisco di aver sbagliato e torno a dare tempo al mio tempo, per questo inizio la pianificazione del Freak Ride Tour around The North Cap così tardi.
Vado a trovare una persona con la quale avevo parlato l'ultima volta a settembre ed esco con una rinnovata ed accesa voglia di tornare a pianificare i miei viaggi.
Questa volta sono seria. Il North Cap non è una passeggiata, non è una meta turistica come l'Islanda, non è un posto per bivaccare.
Il North Cap è il punto più a nord d'Europa, dove finisce l'Europa, ma non è quella la mia meta (la metto nel titolo solo per dare maggiore visibilità al progetto). La mia meta si chiama Knivskjelodden, quella è la vera fine del continente (non la metto nel titolo eprchè non saprei nemmeno pronunciarla).
Cosa c'è a Knivskjelodden? C'è un libro che si trova all'interno di un rifugio, con un codice. Una volta arrivati li si mette la propria firma e si prende il codice che darà la certificazione (si può registrare al proprio ritorno alla dogana dell'isola) di essere giunti fin li. Perchè c'è un codice? Il codice serve a certificare che si è arrivati li perchè davvero ci si è voluti arrivare; per raggiungere quel punto si deve attraversare un deserto di 18 km a piedi (non esiste un percorso); il nulla allo stato puro. Questo è quello che voglio davvero fare.
A breve dovrei avere notizie sull'aeroporto di arrivo, allora non mi rimarrà che comprare tutte le cartine necessarie e pianificare il percorso più bello da fare per arrivare al North Cap dove abbandonerò per qualche giorno la mia piccola Dina e percorrerò a piedi (sacco a pelo e tenda come sempre) l'ultima tappa della triade del The Freak Ride Tour.
Adesso si che ricomincio da Me.
sabato 7 dicembre 2013
Iscriviti a:
Post (Atom)
Italian Coast to Coast from Roma to Pescara
Coast to coast 2012 from Eadessopedala on Vimeo.
"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"
G. De Chirico
G. De Chirico
Post più popolari
-
Il libro dall'affascinante copertina si presta bene a vendersi. Oggi vorrei però vedere assieme perchè è vero il detto "non giudi...
-
Eravamo rimasti che mi ero appena imbarcata sul traghetto da Honningsvåg per Kjøllefjord … fighissimo traghetto (ora capisco perché se lo...
-
Avevo avuto il sospetto che Capo Nord non rappresentasse a pieno la filosofia dell'estremo nord, già da prima di iniziare il mio viaggio...
-
E' una vita che non scrivo. Eppure i miei viaggi hanno continuato a scrivere di me. Una settimana fa ero sotto la metro. Ascolto davver...
-
“Se un albero cade in una foresta senza che ci siano spettatori alla scena, l’albero produce un rumore cadendo?” La risposta alla domanda...
-
Avevo un compagno di viaggio si chiamava P. suo malgrado ci siamo (volutamente) persi di vista, diciamo che avevamo vedute diverse della s...
-
Diffusione Due Ruote (via Gennaro Cassiani, Roma), VeloDust, A.C.M.E. e Cool79 Foto di Bernardo Marchetti ...
-
Ebbene si! Nemmeno a farlo apposta ma in Russia ci sono finita veramente. Come ho fatto? Questa mattina (causa diluvio universale) sono p...
-
E' bello iniziare a scrivere di quest'ultima esperienza quando le aspettative di sopravvivenza da parte dei miei cari erano basse e ...
-
La prima volta che ho deciso di fare un viaggio, l'ho fatto con tutto l'entusiasmo che si può avere quando si va incontro ad una nuo...