Ieri ho avuto l'impressione che mi stesse sfuggendo qualcosa dalle mani.
Il mio tempo, la mia libertà, la passione che metto nelle cose, il tutto per dedicarmi totalmente alla bicicletta.
E' sbagliato credere che si possa fare della propria passione un mestiere, cioè non è proprio così, ma quando dedichi troppo tempo a qualcosa senza riceverne gratificazione bisogna capire che la strada non è quella giusta.
Faccio un passo indietro, capisco di aver sbagliato e torno a dare tempo al mio tempo, per questo inizio la pianificazione del Freak Ride Tour around The North Cap così tardi.
Vado a trovare una persona con la quale avevo parlato l'ultima volta a settembre ed esco con una rinnovata ed accesa voglia di tornare a pianificare i miei viaggi.
Questa volta sono seria. Il North Cap non è una passeggiata, non è una meta turistica come l'Islanda, non è un posto per bivaccare.
Il North Cap è il punto più a nord d'Europa, dove finisce l'Europa, ma non è quella la mia meta (la metto nel titolo solo per dare maggiore visibilità al progetto). La mia meta si chiama Knivskjelodden, quella è la vera fine del continente (non la metto nel titolo eprchè non saprei nemmeno pronunciarla).
Cosa c'è a Knivskjelodden? C'è un libro che si trova all'interno di un rifugio, con un codice. Una volta arrivati li si mette la propria firma e si prende il codice che darà la certificazione (si può registrare al proprio ritorno alla dogana dell'isola) di essere giunti fin li. Perchè c'è un codice? Il codice serve a certificare che si è arrivati li perchè davvero ci si è voluti arrivare; per raggiungere quel punto si deve attraversare un deserto di 18 km a piedi (non esiste un percorso); il nulla allo stato puro. Questo è quello che voglio davvero fare.
A breve dovrei avere notizie sull'aeroporto di arrivo, allora non mi rimarrà che comprare tutte le cartine necessarie e pianificare il percorso più bello da fare per arrivare al North Cap dove abbandonerò per qualche giorno la mia piccola Dina e percorrerò a piedi (sacco a pelo e tenda come sempre) l'ultima tappa della triade del The Freak Ride Tour.
Adesso si che ricomincio da Me.
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"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"
G. De Chirico
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ciao, son un appassionato di bici di firenze, seguo con passione le tue imprese, bella e ben documentata quella islandese. son sicuro che per quanto più dura e complessa anche questa sarà una 'fantastica avventura' in bocca al lupo per la preparazione, metti qui le pianificazioni mi piacerebbe 'gustarmele' in progress!
RispondiEliminaItalo
se io continuo a scrivere su questo blog è per gente come te, grazie di cuore, fa piacere sentirsi dire queste belle parole, spero di non deluderti in futuro
RispondiEliminagrazie ancora :)
grazie cara, come và la pianificazione? immagino che questo viaggio sarà per la prossima estate, quando vuoi e puoi metti qualche anteprima dell'itinerario e qualche idea di viaggio! sei fantastica, vai così! ed a breve, nei prossimi due o tre mesi intraprendi qualche cosa?
Eliminaper la norvegia sto ancora cercando di capire in quale città atterrare per avere meno sbattimenti con i voli, appena decido questo posso cominciare a pianificare un percorso per poiaggiornare il blog
Eliminaintanto visto che mi chiedi la prossima vacanza prima dell'estate credo proprio che sarà questa
http://alessandranicosia.blogspot.it/2014/01/la-mia-prima-transalpina-in-tandem.html
:)
ciao, in tandem? mai sperimentato, farci un viaggio così lungo ed impegnativo è una bella scommessa, che dire stavolta mi hai proprio spiazzato ma come sempre almeno idealmente sono con te!
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