lunedì 24 giugno 2013

Quando la Lombardo bikes ti regala un telaio ...

... arriva il momento di rendersi conto di quello che sta per succedere

E' successo che un anno e mezzo fa ho iniziato a credere che per vedere il mondo non avevo bisogno di molti soldi, non avevo bisogno della benzina per percorrere quelle strade che attraversano infiniti e magnifici paesaggi, non avevo bisogno di dipendere da qualcuno che prendesse delle decisioni con me, non avevo bisogno di niente oltre che della mia testa, delle mie gambe e della mia voglia di esplorare.


E' successo che un anno fa, il 10 luglio, sono partita da Roma e sono arrivata a Vittoria (il mio paese di origine); per farlo non ho avuto bisogno di molto, ma questa storia l'ho già raccontata qua

Ora tutto questo non lo faccio per un ritorno economico, anzi, ho sacrificato anche gran parte del mio tempo libero per finanziare la piccola impresa, consapevole del fatto che (se non muoio subito, ma sopratutto se non divento pazza) nella vecchiaia non avrò mai di che pentirmi.

Lasciando perdere tutte le miei pippe e pipponi mentali vari ecco il punto a cui volevo arrivare:
è vero che non c'è un ritorno economico, però è anche vero che quando ti cominciano a regalare le cose ti diverti di più :D

è per questo che volevo ringraziare la Lombardo per avermi presa in considerazione e avermi regalato un telaio da pista (che per me è il massimo), Diffusione due Ruote per il continuo sostegno, per le lezioni di meccanica, per sopportarmi quasi tutti i giorni, anche ProBike che ha contribuito con una tuta invernale (insomma sto facendo l'accattona), i ragazzi che ci sono dietro Eadessopedala perchè a volte bastano anche solo le parole a dare la carica in più, tutte quelle persone che mi conoscono e non mi chiedono il perchè (appunto perchè mi conoscono)

La conclusione potrebbe essere che viaggiare da soli ti fa capire che puoi fare affidamento solo su te stessa, ma che alla fine hai bisogno delle persone, perchp altrimenti a chi devi raccontare tutte quelle emozioni che hai vissuto o stai per vivere?

Siamo a due settimane prima della partenza, ed esattamente come un anno fa questa è la giornata degli infiniti dubbi, ma a differenza di un anno fa l'unico dubbio che non ho è la consapevolezza di poter raccontare queste cose a persone che pensano che non sono i soldi che fanno la differenza

I due cartelli che vedete nell'immagine sopra sono un piccolo gioco che mi sono inventata e che farò durante l'arco delle mie tappe Islandesi, il gioco si chiama "Appendi il cartello sul cartello", poi ve lo spiego meglio quando torno

Italian Coast to Coast from Roma to Pescara

"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"

G. De Chirico

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