domenica 25 gennaio 2015

Tasmania: un'isola ai confini del mondo

Devo ammettere di avere un brutto vizio, ma per quanto possa sforzami non riesco a maturare un atteggiamento migliore nei confronti della pianificazione di un viaggio, che si tratti di andare dietro l'angolo di casa o dall'altra parte del mondo. In teoria se prevedi di viaggiare per un modesto periodo di tempo, tipo due mesi (nel mio caso) dovresti avere un minimo di pianificazione.
Solitamente prima di partire compro sempre una mappa cartacea, che preferisco di gran lunga ad una traccia gps, uno perché è più romantica, due perché è più sicura, tre perché io e la tecnologia non abbiamo un ottimo rapporto.
Questa volta non ho nemmeno un cartaceo (l'unico che ho trovato in Italia ha una scala troppo alta per poter leggere le strade), che cercherò di procurami in loco il giorno del mio arrivo a Melbourne.
Ad ogni modo un minimo di pianificazione l'ho fatta. 
Comincio col dire che questa volta è tutto differente. Solitamente una delle mie principali paranoie è quella di atterrare in un posto e trovare la bicicletta disintegrata a causa del suo trasporto in aereo. La mia bicicletta questa volta non verrà in volo con me, ma la troverò già lì al mio arrivo. La Lombardo ha provveduto alla sua spedizione in uno dei negozi della catena a Melbourne. 
Arrivo, prendo la bici e parto per la Tasmania, possibilmente il più presto possibile (il giorno dopo il mio arrivo) se non ci sono inconvenienti.
Per arrivare in Tasmania ci sono due modi, uno per via aerea e uno per via mare. Io ho scelto la seconda opzione: 11 ore di traghetto (Spirit of Tasmania) seduta (è l'opzione più economica) che dal porto di Melbourne arriva a quello di Devonport. 
Ho previsto di fare il giro perimetrale dell'isola in senso antiorario, partendo dal nord e percorrendo la sua parte occidentale (che è anche quella più selvaggia) per poi scendere al sud (dove si trova la capitale) e risalire dalla parte orientale (quella in un certo senso più turistica) per poi ritrovarmi nuovamente a Devonport, prendere il traghetto per Melbourne e iniziare da lì la seconda parte del giro verso Sydney, ma questa è un'altra storia che racconterò in seguito.
Parlando di numeri sono all'incirca 1.000km di strada, escludendo la possibilità di variare il percorso quando riterrò sia il caso di vedere assolutamente qualcosa che non avevo messo in conto.



La Tasmania è un'isola protetta dal patrimonio dell'Unesco, ricca di parchi naturali, riserve, animali in via di estinzione, formazioni rocciose tra le più alte del sistema australe, immense vallate verdi, fitte foreste secolari, spiagge brulle e incontaminate, centri urbani (tre) poco abitati ed è una delle mete migliori per fare trekking (pensate che uno di questi è nella lista dei 50 trekking al mondo da fare prima di morire). Diciamo che la scelta dei posti che voglio vedere non è mai lasciata al caso.

_Cradle Mountain National Park














_Lago St. Clair










_Freycinet














_Baia di Wineglass








questi sono solo alcuni degli scenari che mi aspettano

Ho previsto dai 15 ai 20 giorni di bicicletta per cercare di vedere il più possibile, anche perché ci sono posti che sicuramente bisogna vedere più volte per apprezzare, ma questo è uno di quelli troppo lontani per sperare di tornare una seconda volta.

6 commenti:

  1. Ciao Alessandra,
    mi chiamo Mariano e sono il responsabile marketing di una piccola ditta che vende biciclette Lombardo nonché appassionato blogger. Sono venuto a conoscenza della tuo prossimo viaggio in Tasmania e ho deciso di dedicarti un articolo sul nostro piccolo blog, rifacendomi a quello che hai scritto qui sul tuo.

    Se ti va di leggerlo, questo è il link: http://www.pmmotofondi.it/2015/01/Ale-Fox-in-Tasmania-con-Lombardo-Bikes.html

    TI faccio un grosso in bocca al lupo per la tua avventura!

    Cordialmente,
    Mariano Parisella.

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  2. ciao Mariano, grazie mille per l'appoggio. Ho letto l'articolo e ci sono un po' di inesattezze, ma sono sicura che è colpa mia.
    Mi sono fatta spedire la bici direttamente in Australia perché me ne avrebbero data una nuova, quindi invece di farla spedire a Roma ho preferito farla mandare direttamente a destinazione, meno bagagli e sì, anche meno paranoie per il suo arrivo senza danni.
    La Tasmania è solo la prima tappa di questo viaggio lungo 2 mesi, in totale ho preventivato 3.000km di strade, solo che come hai ben capito sono una troppo pigra per pianificare al dettaglio, quindi in linea generale immagino già alcuni posti dove potermi fermare in Tasmania, ma tutto il resto è ancora da pianificare.
    Ultima cosa è che non ho ancora un cartaceo perché in Italia non sono riuscita a trovarne uno con una scala decente per essere letto, però non bisogna mai martire senza cartina!!! è importantissima! me ne procurerò una appena arrivo a Melbourne.

    Per il resto spero di poter raccontare il più possibile mentre sono in viaggio, pur riservando alcune piccole chicche da poter raccontare al ritorno.

    Grazie ancora e buon lavoro!

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    1. Ciao Alessandra,

      si, diciamo che è stata una scelta voluta quella di non approfondire troppo il mio articolo, in modo da rimandare alla lettura di questo tuo post sul tuo blog (non a caso ho inserito un link di collegamento in calce all'articolo) ;)

      In ogni caso, maggiore è il viaggio, maggiore è l'in bocca al lupo che ti mandiamo!
      Visiterò il tuo blog tra qualche settimana per leggere qualche news!

      Ti saluto,
      Mariano Parisella.

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  3. Ho scoperto il tuo viaggio dalla pagina Facebook della Sicilia, sarà bellissimo seguire il tuo itinerario e sognare un po' di questi luoghi meravigliosi. In bocca al lupo, siamo con te!!!!:)

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  4. da domani si inizia, aspettatevi di tutto e buon divertimento :)

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Italian Coast to Coast from Roma to Pescara

"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"

G. De Chirico

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