mercoledì 11 febbraio 2015

Tas

Eccomi dalla Tasmania! Precisamente da Tullah (che si pronuncia Talla, se no non vi capiscono). Mi piacerebbe postare qualche immagine, purtroppo pero' qui non esiste una linea telefonica e nemmeno la rete internet. Mi trovo in una struttura di emergenza che ha all-interno una cabina per chiamare e un pc del 1990 (probabilmente).

La Tasmania si presenta bene, anzi benissimo: un sali e scendi continuo, dai 600m a quota 0 e di nuovo, tutto il giorno per tutti i giorni; montagne, laghi, fiumi e campagne sono state fino ad ora i paesaggi che mi hanno accompagnata. Ieri sono sbarcata a Devonport all-incirca alle 7 del mattino e tra una cosa e l'altra sono riuscita a fare le 9 prima di iniziare a pedalare. Non e' consigliabile pedalare durante la notte e a dimostrarlo ci sono diversi wallaby schiacciati ai bordi della strada (e sono troppi credetemi), per cui ho preferito prendere una strada verso un villaggetto a 70km da Devonport chiamato Gunns Plains (piu' che villaggio sono 4 case e un pub gestito da un tipo con un cappello alla john wayne), chiedo informazioni al tipo per un campeggio nelle vicinanze e mi dece che a qualche km da li c'e' un posto dove e' possibile campeggiare liberamente; approffito e corro subito a vedere di che si tratta e indovinate un po' che meraviglia? Uno spettacolo di posto a picco su un laghetto isolato e perfetto per dormire. Pianto la tenda e qualche minuto dopo arrivano due signori austriaci di mezza eta' con la loro harley davinson equipaggiata di ogni comfort, mi invitano a cena e parliamo del piu' e del meno. Questa mattina invece mi sono svegliata all,alba, circa le 5 e mezza e ho lasciato dietro le mie spalle la Tasmania dominata da campagne e vitigni costeggiando la Cradle Mountain per arrivare in mezzo al nulla in questo posto pieno di laghi e montagnette.

Passando alle questioni tecniche, parlavo proprio a Melbourne con Niccolo', il ragazzo che mi ha ospistata, se esistono bici adatte al cicloturismo, perche' lui aveva letto un libro (ora sinceramente non ricordo di quale cicloviaggiatore) che diceva che la bici fa il ciclista. Questo e' il mio primo viaggio con una bicicletta diversa da quella che ho sempre usato. La mia vecchia Lombardo (ventimiglia) era una bici perfetta per il cicloturismo, leggera, resistente ecc... ma l'unico punto debole restano le ruote, trattandosi di un ibrido da corsa, se carichi troppo peso tendono a saltare i raggi e riesce a tenersi in piedi su un terreno non troppo dissestato, mentre su strada e' perfetta. La bici che ho scelto per questo nuovo viaggio (amantea) e senza dubbio piu' resistente, anche se leggermente piu' pesante, pero' mi da quella sicurezza di poter caricare piu peso, e in questo caso parliamo di acqua, poi oggi ho fatto 100km di sali e scendi, con un po' piu di sforzo del normale, ma ho anche approfittato del fatto di potermi permettere dei tratti sterrati (tipo downhill, immaginate la mia faccia con le borse cariche dietro ad ogni fosso o radice).

Ad ogni modo scappo perche non ho ancora scelto dove dormire questa notte (mi hanno indicato un posto vicino al  lake mackintosh che non sembra per niente male). Guardando la mia mappa la prossima citta che incrocio si trova vicino Hobart, diciamo all-incirca a 400km da qui, non credo di trovare un po di rete per degli aggiornamenti, pero vi dico che questi 400km passano in mezzo a due enormi riserve naturali, non credo che sara facile annoiarsi.

P.s.: io comuqnue gli australiani non li capisco, hanno un accento stranissimo!

2 commenti:

Italian Coast to Coast from Roma to Pescara

"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"

G. De Chirico

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