domenica 29 marzo 2009

Le città e gli occhi

Dalle "Città invisibili" di Italo Calvino

Gli antichi costruirono Valdrada sulle rive d'un lago con case tutte verande una sopra l'altra e vie alte che affacciano sull'acqua i parapetti a balaustra. Così il viaggiatore vede arrivando due città: una diritta sopra il lago e una riflessa capovolta. Non esiste o avviene cosa nell'una Valdrada che l'altra Valdrada non ripeta, perchè la città fu costruita in modo che ogni suo punto fosse riflesso dal suo specchio, e la Valdrada giù nell'acqua contiene non solo tutte le scalanature e gli sbalzi delle facciate che s'elevano sopra il lago ma anche l'interno delle stanze con i soffitti e i pavimenti, la prospettiva dei corridoi gli specchi e gli armadi.
Gli abitanti di Valdrada sanno che tutti i loro atti sono insieme quell'atto e la sua immagine speculare, cui appartiene la speciale dignità delle immagini, e questa loro coscienza vieta di abbandonarsi per un solo istante al caso e all'oblio. Anche quando gli amanti danno volta ai corpi nudi pelle contro pelle cercando come mettersi per prendere l'uno dell'altro più piacere, anche quando gli assassini spingono nelle vene nere del collo e più sangue grumoso trabocca più affondano la lama che scivola tra i tendini, non è tanto il loro accoppiarsi o trucidarsi che importa quanto l'accoppiarsi o il trucidarsi delle loro immagini limpide e fredde nello specchio.
Lo specchio ora accresce il valore delle cose, ora lo nega. Non tutto quello che sembra valere sopra lo specchio resiste se specchiato.
Le due città gemelle non sono uguali, perchè nulla di ciò che esiste o avviene a Veldrada è simmetrico: a ogni viso o gesto rispondono allo specchio un viso o un gesto inverso punto per punto. Le due Valdrade vivono l'una per l'altra guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano.

1 commento:

  1. Ne discende

    Progetto1: Valdrada. Un centro per lo stduio della città sostenibile, Alessandra Nicosia, mail: alefox123@gmail.com
    http://alessandranicosia.blogspot.com/

    CHe naturalmente possiamo aggiustare e centrare progressivamente.
    Mi raccomando, cerchi di essere concentrata in questo percorso.

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Italian Coast to Coast from Roma to Pescara

"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"

G. De Chirico

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