Ebbene si! Nemmeno a farlo apposta ma in Russia ci sono finita veramente.
Come ho fatto?
Questa mattina (causa diluvio universale) sono partita abbastanza presto per evitare che la tempesta proveniente da nord mi colpisse in pieno costringendomi a rimanere a Kirkenes.
Il piano era arrivare alla Pasvik naturreservat, circa 120km a sud da Kirkenes.
Ora, ci sono due strade che portano a questa riserva e corrono parallele seguendo lo stesso fiume; una è la 885 (norvegese) e l'altra è la P10 (russa). Purtroppo per pigrizia nel mio gps non ho scaricato le mappe decidendo di affidarmi al mio pessimo senso dell'orientamento (così tanto per divertirmi di più). Mi è successo spesso in questa parte di norvegia di incappare in diversi passaggi a livello, credo servano durante la stagione invernale quando questi posti sono sepolti dalla neve.
Questa mattina, in un momento di distrazione, ne ho passato uno, non rendendomi conto che in realtà non era un ponte levatoio qualsiasi, ma era una delle tante sentinelle del confine.
Per fortuna qualche chilometro dopo c'ha pensato la vodafone ad avvisarmi del fatto che mi trovavo in Russia … ma fanno tutto sto casino per il visto e poi tornando indietro mi trovo le due guardie al gabbiotto addormentate?
Nel posto dove mi trovo adesso una tipa che usa il coltello (12cm di lama) come portachiavi mi ha dato una forchetta con un pezzo di carne fritta infilzata e mi ha detto: "Eat it" (come rifiutare tale offerta dopo aver perso l'unico pezzo di pane da razionare in questi due giorni da qualche parte nella strada sterrata per arrivare fin qua?) e dopo averla mandata giù mi fa: "was tasty? is the flesh of an animal's place reminiscent of the crocodile. I'm going to hunt for these".
Vabbè per farla breve, dopo essere stata per sbaglio in Russia ho mangiato la carne di qualche strano animale che assomiglia al coccodrillo (e mi è pure piaciuta!)
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Italian Coast to Coast from Roma to Pescara
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"In natura un contorno non esiste, dunque la forma disegnata dall'artista non è un elemento realistico, ma una sorta di spettro"
G. De Chirico
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