lunedì 2 marzo 2015

La pagella della Tasmania

La Tasmania è un'isola … no scherzo, scrivo un post serio.

A parte il fatto che è un'isola la dividerei in quattro parti, in linea di massima prendendo in considerazione le strade che portano la nomenclatura A e B, se no diventa complicato spiegare in breve cosa ho visto: Nord-Ovest (da Devonport al Lago St. Claire), Sud (dal Lago St. Claire ad Hobart), Est (da Hobart a Bicheno), Nord-Est (da Bicheno a Devonport)

_Nord-Ovest: voto 9/10

la prima settimana per i cicloviaggiatori, o forse solo per me, non lo so, è tremenda; il fisico si deve abituare a trascinare kg su kg di peso morto, perché anche se io porto l'essenziale questo "essenziale" è sempre troppo e nel mio caso essendo partita il giorno dopo il mio arrivo a Melbourne c'era pure il fattore jatlag (che sinceramente vista la situazione non ho ancora capito cos'è, perché soffro pure il mal di mare, quindi non so bene se le cause del coma profondo della prima notte con risveglio improvviso alle 4.00 del mattino siano dovute al fattore fuso orario o mal di mare). Nonostante questo il Nord-Ovest è stata la parte che più ho apprezzato della Tasmania.
Tanta montagna (e io amo la montagna), tanta natura, foreste pluviali, riserve a destra e a sinistra, strade piene di curve, sali e scendi continuo, giornate piene (nel senso 8 ore in sella) per arrivare in posti da paura, una "città" (nel senso un benzinaio con un minimarker super caro) ogni 2-300 km (se passate in mezzo alle montagne) e pochissime persone (o, come piace definirlo a me "turismo selezionato"), forse è per questo che la chiamano la parte più selvaggia dell'isola e forse è per questo che è la parte che più ho apprezzato.
Devo ammettere che non mi aspettavo fosse così tosta, anche se mi avevano avvisata di non sottovalutarla, però le cose inaspettate sono sempre le più belle.








_Sud: voto 8/10

Finisce la montagna e inizia la collina, un paesaggio collinare abbastanza particolare che ricorda a tratti la savana, alberi che toccano quasi terra, colori molto caldi, il sole che sorge (quando il cielo è pulito) è enorme, l'aria sembra ferma e le sagome in primo piano sono scure su questo sfondo rosso, rosa, giallo.
La capitale (Hobart) è l'unica vera città e quindi non parliamo di vero e proprio impatto urbano, ma di campagne con qualche casa sparsa qua e là. Tutto sommato è una parte che sguscia via abbastanza velocemente, un paio di giorni al massimo ed è tutto finito e questa è una cosa che apprezzo molto in un viaggio, cioè il paesaggio che cambia in modo repentino e che non ti annoia mai



_Est: voto 9/10

Nonostante io non ami particolarmente il mare (si lo so sono siciliana e bla bla bla … non mi piace … capita) è spettacolare vedere l'oceano e il sole che sorge all'orizzonte appunto sull'oceano, perché è davvero immenso, perché è davvero un orizzonte infinito, perché i colori sono diversi e gli odori anche.
La piccola chicca di questa parte, che già era bela di suo, è stata avere la fortuna di poter andare a Maria Island (che si pronuncia come Mariah la cantante … l'ho scoperto solo la settimana dopo). L'isola di Maria, come mi piace chiamarla, è una piccola riserva, uno zoo senza gabbie, un posto di mare e di montagna, cioè è un parco giochi in miniatura per piccoli esploratori. Abitanti dell'isola: uno, il ranger; però hanno un penitenziario, a cosa serve non lo so, però ce l'hanno. Questa è un'isola che può essere raggiunta tramite un traghetto (20 dollari a/r) solo a piedi o con bici a seguito e quindi, almeno per me è un piccolo paradiso.




ricordate il film con Di Caprio "the beach"? Appunto ...

wa che fotina, che poi mi rimproverano che non sono abbastanza romantica!
_Nord-Est: voto 7/10

Troppi centri urbani, le spiagge non sono poi questo gran che ed è difficile concentrarsi su un percorso, tuttavia si può trovare rifugio in qualche riserva naturale (tanto stanno ovunque, figurati se non ne avevano una anche in questa parte) ed alzare la media del posto.
La piccola chicca è il Narawntapu National Park, 40 km da Devonport, pieno zeppo di wallaby e una spiaggia che quando non ci sono quelle specie di cicale enormi che vogliono succhiarti il sangue, è un posto piacevolissimo dove arrostirsi al sole; ovviamente parliamo di acque incontaminate, cioè acqua azzurra e fondo visibile fino all'orizzonte.


Io che provo a fare Cast Away e non mi riesce, poi rinuncio



A mio modesto parere se davvero si vuol vedere bene la Tasmania bisognerebbe stare lì un minimo di tre settimane e io ho dovuto fare delle scelte saltando purtroppo innumerevoli altre riserve e la parte a sud ovest, che è anche la più bella (a giudicare dalle foto che si trovano in rete).
E' un'isola che da tanto e pretende tanto, quindi la bicicletta ti deve per forza piacere, non la consiglio altrimenti.
Io ho scelto una Lombardo Amantea 200 non a caso, nel senso che a volte per vedere bei posti devi anche farti qualche km di sterrato, ed evidentemente ho scelto bene, perché non ho avuto nessun tipo di problema, considerando il fatto che sono pure una persona menefreghista, della serie c'è un fosso massì ci vado sopra con 40 kg di carico e se spacco la bici poi l'aggiusto, è andata più che bene. Ho dovuto registrare il cambio, ma era ovvio, sali e scendi con il carico e giornate da 30° col sole a picco, anche la catena della bmx avrebbe dato problemi.

Adesso sto già impazzendo, perché sto ferma da due giorni (e sembrano due settimane) e ho in mano la nuova cartina, quella dell'isola grossa e una mezza idea che non dico ora.

Di solito succede che fatto un giro me ne torno a casa, di solito, quando sto "vicino" casa, nel senso 1.300 - 1.700 km e poi di nuovo alla vita di sempre programmando il prossimo giro. Questa volta no, questa volta continuo e questi 1.300km in giro per la Tasmania sono stati un piccolo assaggio, diciamo un antipasto, ora passo alle cose un po' più serie e il prossimo obiettivo è raggiungere Sydney e questa è l'unica cosa certa. Ho conosciuto parecchia gente australiana, anche di Sydney in vacanza in Tasmania, mi hanno tutti detto che sarà un luuuuungo luuuuungo luuuuuungo viaggio, bello in salita e abbastanza difficile, ma alla fine è questo che cerco e poi lo sappiamo tutti che non esiste un'unica verità, ognuno con le sue ragioni, l'unica verità per me è quella che racconta la strada e per conoscerla bisogna toccarla con mano … e io non vedo l'ora

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